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Nel giro di una frazione di secondo purifica l'azoto liquido da muffe, batteri, virus e funghi. La tecnica che sfrutta i raggi ultravioletti è è stata ideata dall’embriologo Lodovico Parmegiani, Chief executive officer di Nterilizer, startup italiana che per la prima volta al mondo ha brevettato un sistema di sterilizzazione dell'azoto liquido e che farà il suo debutto ufficiale al congresso della Società europea della Medicina della riproduzione che si terrá a Vienna a giugno.

Anche se la tecnologia criogenica ha un ampio raggio di impieghi - è dagli anni '70 gli chef lo utilizzano per produrre un gelato supersmooth, ma anche nell'imbottigliamento e nella chirurgia estetica, Parmegiani si concentra sul settore medicale e farmaceutico, come la criochirurgia, la produzione di cosmetici e medicinali, la crioconservazione di tessuti, cellule e organi, fino al congelamento di embrioni e ovociti umani per la fecondazione assistita.

 

«Finora tre milioni di bambini sono nati da cellule congelate. Nel giro di 10 anni dal 60% attuale arriveremo al 90 per cento. Con questa tecnica miglioreranno sicurezza ed efficienza rispetto al passato quando si dovevano escludere fino al 40% di cellule danneggiate».

Il mercato dell'azoto liquido su scala mondiale è davvero enorme e le stime prevedono che aumenterà da 12,48 miliardi di dollari nel 2015 a 16,14 miliardi di dollari entro il 2020.

Il brevetto della startup italiana Nterilizer è una tecnologia unica sul mercato, semplice e conveniente, adatta alle nuove e più severe regole per la Procreazione medicalmente assistita e per altri settori come il food e l'healthcare. L'azienda ha dato vita a una campagna di equity crowfunding sulla piattaforma Backtowork 24: richiesta iniziale 100mila euro, capiatale raccolto a oggi 237.850 euro.

 

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